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La Cupola Armonica

Due anni dopo le celebrazioni dei 600 anni della Cupola del Brunelleschi (1420 – 2020) sospese a causa della pandemia da Covid 19, l’Opera di Santa Maria del Fiore annuncia che la prima esecuzione assoluta de Al sognatore di cupole di Salvatore Sciarrino, brano scritto su commissione dell’Opera per quella occasione e parte del concerto La Cupola armonica, sarà eseguito il prossimo 14 giugno (ore 21.15) nello scenario unico della Cattedrale di Firenze.

Si tratta di un evento, ideato dal musicologo Gabriele Giacomelli, reso possibile grazie alla preziosa collaborazione tra l’Opera di Santa Maria del Fiore, la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ha messo a disposizione i propri cori diretti dal maestro Lorenzo Fratini, e il Conservatorio «L. Cherubini» di Firenze che ha coordinato l’ensemble strumentale. Il concerto è parte della XXV edizione della rassegna di musica sacra O Flos Colende e dell’84° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

Il fulcro del concerto – intitolato La cupola armonica – è costituito dalla prima esecuzione assoluta de Al sognatore di cupole brano per coro, coro di voci bianche ed ensemble strumentale composto su commissione dell’Opera da uno dei più conosciuti e apprezzati autori contemporanei, Salvatore Sciarrino.

Al Sognatore di cupole si articola in cinque sezioni, corrispondenti alle strofe del testo approntato dallo stesso Sciarrino, mettendo insieme alcune frasi di una dedica di Alberti a Brunelleschi, tratte dal Prologo del Trattato sulla pittura. A lungo il compositore ha studiato la particolare acustica della cupola, giungendo a una musica che valorizza le caratteristiche uniche, come il lunghissimo riverbero, di quello spazio. «Non ascolteremo una costruzione musicale astratta, che l’ampiezza dello spazio confonde. Anzi, la composizione si affida alle straordinarie possibilità di riverbero offerte da Santa Maria del Fiore, dove il suono, breve o lungo che sia, rimarrà sospeso, prolungato da un’eco che pare infinita», scrive Sciarrino. «Quando comincia un’opera nuova assistiamo alla nascita dell’universo. Ecco si leva dagli strumenti un’alba di richiami, una sfera pulsante, attraversata dalla melodia corale e da slittamenti di suoni che modificano l’orientamento generale».

Alcuni dei musicisti si posizioneranno negli alti ballatoi che percorrono tutto il perimetro della cupola in modo creare effetti acustici sorprendenti, recuperando l’antica tradizione musicale della Cattedrale. Infatti, nella prima parte del concerto si ascolteranno musiche composte per essere eseguite sotto la cupola nei secoli passati, ossia i celebri brani scritti da Guillaume Dufay nel 1436 per la consacrazione della Cattedrale (come il mottetto Nuper rosarum flores), ma anche le musiche festose scritte per alcuni dei più solenni matrimoni di membri della famiglia Medici, come Cosimo I e il figlio Ferdinando I.

 Gli interpreti per il brano di Sciarrino sono il Coro del Maggio Musicale Fiorentino – fra i più eminenti della coralità italiana – cui si aggiunge il Coro delle Voci Bianche del Maggio e un variegato insieme strumentale di eccellenti musicisti (in parte provenienti dal Conservatorio Cherubini). Per i brani antichi l’esecuzione è affidata a un ensemble vocale e strumentale del Conservatorio Cherubini coordinato da Mauro Morini.

Gli interpreti per il brano di Sciarrino sono il Coro del Maggio Musicale Fiorentino – fra i più eminenti della coralità italiana – cui si aggiunge il Coro delle Voci Bianche dell’Accademia del Maggio e un variegato insieme strumentale di eccellenti musicisti (in parte provenienti dal Conservatorio Cherubini) diretti da Lorenzo Fratini. Per i brani rinascimentali l’esecuzione è affidata all’emergente gruppo degli Unconventional Singers diretto da Concetta Anastasi e a un ensemble di rinomati strumentisti antichi coordinati dal Conservatorio Cherubini.


Programma

Guillame Dufay
Nuper almos rosae flores, sequenza monodica
Nuper rosarum flores a quattro voci

Heinrich Isaac
Palle, palle (strumentale)

Francesco Corteccia
Ingredere a otto voci

Giovanni Pierluigi da Palestrina/Giovanni Bassano
Tota pulchra es amica mea (strumentale)

Orazio Vecchi
Italia bella a sei voci

Cristofano Malvezzi
Sinfonia (strumentale)
Noi che cantando le celeste sfere a otto voci in doppio coro

Peter Philips
Aria del Gran Duca (strumentale)

Marco da Gagliano
Elizabeth Zachariae per San Giovanni Battista a sei voci

Salvatore Sciarrino
Al sognatore di cupole per coro, coro di voci bianche e strumenti
Prima esecuzione assoluta


Artisti

Composizioni di Guillaume Dufay, Heinrich Isaac, Francesco Corteccia, Giovanni Pierluigi da Palestrina/Giovanni Bassano, Orazio Vecchi, Cristofano Malvezzi, Peter Philips, Marco da Gagliano

Direttore
Concetta Anastasi

Unconventional Singers
Sabina Caponi, Tommaso Corvaja, Floriano D’Auria, Claudio Giovani, Dielli Hoxha, Francesca Lazzeroni, Costanza Renai, Timm Schuhmacher

Ensemble di strumenti antichi del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze
Doron David Sherwin, cornetto
Patrizio Focardi, violino
Marco Ferrari e Stefano Vezzani, flauti e bombarde
Mauro Morini, tromba da tirarsi e trombone
Sergio Bernetti, Nicolò Bombelli e Antonio Sicoli, tromboni
Francesca Chiocci e Francesco Tomei, viole da gamba
Dimitri Betti, organo

Composizione di Salvatore Sciarrino

Direttore
Lorenzo Fratini

Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

Flauti
Matteo Cesari e Andrea Biagini

Ensemble strumentale del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze
Sergio Bernetti, Nicolò Bombelli, Mauro Morini e Antonio Sicoli, tromboni
Marco Destino, Ruben Marzà, Alberto Napolitano e Matteo Quitadamo, sassofoni
Laura Mancini, percussioni


Ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Prenotazione obbligatoria a eventi@duomo.firenze.it.
É obbligatorio indossare la mascherina FFP2.

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