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LISZT FRANCESCANO | Dante 700

DANTE 700
LA DOLCE SINFONIA DI PARADISO
Mercoledì 27 settembre 2023 ore 21.00
Sala del Buonumore Pietro Grossi 

La Filharmonie – Orchestra Filarmonica di Firenze e Camerata Strumentale Città di Prato

SANDRO IVO BARTOLI pianoforte
LISZT FRANCESCANO

Franz Liszt (1811 – 1886)

Preludio per il Cantico del Sol
Les Jeux d’au à la Villa d’Este
Alleluia et Ave Maria d’Arcadelt
Harmonies Poetiques et Religieuses: Funerailles – Miserere d’après Palestrina
Dex Légendes: Saint François d’Assise: la prédication aux oiseaux; Saint François de
Paule marchand sur les flots
Ave Maria «Die glocken von Rom» (da Die grosse Klavierschule von Lebert und Stark)
Cantico di San Francesco


Lacerato dalla morte dei figli Daniel e Blandine, Liszt si ritirò dalla scena pubblica e si trasferì in un piccolo monastero sul Monte Mario, nella zona suburbana di Roma. «La mia vita si sta semplificando e la pietà cattolica della mia giovinezza è diventata un sentimento regolare e tranquillizzante». Parole profetiche: di lì a poco Liszt divenne Terziario dell’Ordine dei Francescani, ed abbracciò l’ultima fase della sua vita con una ventata di rinnovato fervore creativo. A Monte Mario Liszt volse lo sguardo ai suoi Santi patroni, San Francesco d’Assisi e San Francesco di Paola, e cominciò a scrivere musica «francescana», a partire dal Cantico di San Francesco, concepito nel 1862 per voce, coro, organo e orchestra, e poi trascritto nel 1880 per pianoforte solo. Nel suo ritiro ascetico scrisse inoltre due dei suoi capolavori: le celeberrime Deux Légendes, San Francesco d’Assisi: la predica agli uccelli e San Francesco di Paola cammina sulle onde. In questi due poemi la scrittura pianistica si plasma al descrittivismo dei titoli in un connubio meraviglioso, che sfrutta magistralmente tutte le risorse timbriche dello strumento. Il programma di Sandro Ivo Bartoli, interprete eletto di queste musiche, si completa con altre illustri pagine spirituali di Liszt, fra le quali svettano l’orazione funebre per pianoforte Funérailles e Les jeux d’eau à la Villa d’Este.

Sandro Ivo Bartoli
«Fra i massimi pianisti italiani in attività», Sandro Ivo Bartoli ha risposto alla devastazione del Covid-19 con un grandioso progetto online: l’esecuzione integrale delle 556 Sonate di Domenico Scarlatti. Il progetto ha avuto un successo mondiale ed è l’unica integrale scarlattiana in video, liberamente fruibile attraverso il canale Youtube di Sandro Ivo Bartoli.

Nato a Pisa nel 1970, definito dalla stampa tedesca «uno dei più importanti musicisti usciti dall’Italia negli ultimi trent’anni», Bartoli è protagonista di una importante carriera internazionale che lo vede prodursi con varie orchestre di pregio come la Philharmonia, l’Hallé, la Deutsche Philharmonie e la Filarmonica di San Pietroburgo in prestigiosi teatri quali la Herkulessaal di Monaco di Baviera, la Bridgewater Hall di Manchester, la Library of Congress di Washington, il Centre Pompidou di Parigi.

Ha al suo attivo una nutrita e varia discografia, votata in parte al repertorio italiano del primo Novecento (del quale è considerato interprete di riferimento), che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti dalla critica internazionale come il Diapason D’Or, il Supersonic Award e la Grammy Nomination.

Reduce da trionfali tournées in Giappone e negli Stati Uniti, ha colto importanti affermazioni a Berlino con “un recital grandioso” (Fidelity), con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese (Secondo Concerto di Rachmaninov) e con la Filarmonica di Brasov (Quarto Concerto di Anton Rubinstein sotto la bacchetta di Iulian Rusu). Dopo una significativa tournée in Germania, la stagione corrente lo vede impegnato in diverse partecipazioni a festival quali Lucca Classica, Pucciniano, Pienza, Bayreuth ricordando gli anniversari di György Ligeti, Gian Francesco Malipiero e Sergei Rachmaninov.

Hanno scritto per lui Giancarlo Cardini, David Plylar, Nimrod Borenstein, Dominy Clements, Erik Lotichius. Musicista eclettico, ha frequentato il teatro curando le musiche di scena de ‘Il libro dell’inquietudine’ di Pessoa, andato in scena al Festival d’Avignon nell’adattamento di Antonio Tabucchi.

www.sandroviobartoli.com

 


Sala del Buonumore Pietro Grossi 
Conservatorio di Musica Luigi Cherubini – Piazza delle Belle Arti 2, Firenze

Per gli studenti del Conservatorio Cherubini l’ingresso è ridotto a 5 euro, mostrando il tesserino di riconoscimento. Prenotazione consigliata a info@cameratastrumentale.org

Locandina 

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